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Treni in ritardo, tariffe in crescita. Assurdo?

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E' ora di partire.

Si raccolgono le ultime cose, quelle che non era possibile inserire in valigia la sera prima (spazzolino per i denti, ciabatte, etc), si mette tutto in macchina e di corsa (si fa per dire) si raggiunge la stazione dei treni. "Ciao ciao, vi faccio sapere appena arrivo", si dice a chi ci ha accompagnato, in cambio di un "Buon viaggio!".

Entrando nella hall, col biglietto fatto il giorno prima (per evitare di far tardi quando si deve partire), si legge sul tabellone: treno in ritardo di 10 minuti. Poco male, ci si può concedere un caffé al bar. Ma ci si comincia a chiedere "perché c'é questo ritardo?", e le risposte sono molteplici "sicuramente qualche intoppo in stazioni precedenti, gente che scende e sale e si perde tempo", "magari un passaggio a livello che non si é abbassato, e il treno ha dovuto attendere", "forse altri treni in ritardo hanno fatto fermare questo, con un effetto a catena", "chissà?".

Ma la colpa non é mai dell'azienda che offre il servizio, figuriamoci. E se pochi anni fa pagavo la metà per lo stesso tragitto, dove son finiti i soldi in più?

Proseguendo su questo genere di riflessioni, capita anche spesso di ragionare su ritardi e multe: se il treno arriva in ritardo, e mi causa disagi (vuoi per lavoro, per appuntamenti vari, o chissà che altro), mi dicono "Scusate per il disagio". Quando invece io ho avuto un problema e non ho potuto comprare il biglietto, mi dirigo subito dal controllore, tutto trafelato per essere salito all'ultimo istante, e questi mi dice che devo pagare una multa. Oltre al prezzo del biglietto s'intende. Perché?

Sono stato in altri paesi europei, e non si é mai vista una cosa simile: il controllore ti dice (gentilmente) "Non preoccuparti, siediti pure, quando arrivo da te, fai il biglietto e siamo a posto". Forse che in Italia le aziende puntino più ad accumulare denaro invece che utilizzarlo per migliorare il servizio?

E con queste domande (e molte altre ancora non riportate), chiudo il portatile e torno a guardare fuori dal finestrino, sognando un cambiamento come un bimbo sogna un cioccolatino.
¯\_(ツ)_/¯